Otorinolaringoiatra

Dottor Paolo Tattoni otorinolaringoiatra a Trieste

L’udito

Le orecchie svolgono molte più funzioni di quanto si possa pensare. Sono fondamentali per l’assimilazione del parlato, la musica e i suoni, e ci aiutano nell’orientamento e la localizzazione. Basta chiudersi gli occhi e concentrarsi sulle orecchie per rendersi conto quanto l’udito direzionale sia una guida importante per l’orientamento spaziale.

Un udito sano arricchisce la vita quotidiana e soprattutto aumenta la propria sicurezza.

Il processo uditivo è articolato come segue:

Le onde sonore esterne vengono percepite e raccolte dal padiglione auricolare, entrano nel condotto uditivo esterno e colpiscono il timpano, che vibra. Le vibrazioni vengono convogliate agli ossicini dell’orecchio medio (chiamati martello, incudine e staffa secondo la loro forma), i quali trasmettono le vibrazioni all’orecchio interno. Nell’orecchio interno, chiamato anche coclea per la sua forma spirale, sono situate le cellule sensoriali che convertono le vibrazioni in impulsi. I nervi acustici trasportano gli impulsi al cervello, dove vengono riconosciuti come suoni e attribuiti ad esempio in forma di musica, cani che abbaiano, acqua che scorre, campane o parole.

Perdita dell'udito

Cause di perdita uditiva

La maggior parte delle persone subisce una perdita uditiva nel tempo. Questa perdita può essere causata da molti fattori. Le cause più comuni sono:


Perdita uditiva età-correlata

Con l’avanzare dell’età, particolarmente dai 50 anni in poi, le cellule sensoriali del nostro udito perdono la sensibilità, colpendo soprattutto la percezione dei toni più acuti. Spesso si hanno problemi a sentire il telefono o il campanello di casa, e spesso seguire una conversazione di gruppo richiede un grande sforzo. Inoltre, i rumori forti sono percepiti come molto sgradevoli.

 

Perdita uditiva indotta dal rumore

Si potrebbe chiamare la forma più moderna di sordità. Non è solo una delle malattie professionali più comuni, ma è anche una conseguenza delle fonti di rumore così prevalenti nella nostra società moderna. Probabilmente è anche la causa di un lento ma costante sviluppo: un crescente numero di giovani con ipoacusia le cui cause sono dovute al crescente inquinamento acustico. Un esempio significativo di questo è l’ascolto di musica con il volume (troppo) alto. Nella fase iniziale di solito avviene una perdita uditiva dei toni più alti. Dopo si indebolisce anche la percezione dei toni medi

In entrambi i casi di ipoacusia gli apparecchi acustici più avanzati aiutano a migliorare l’udito. Il nostro diagramma illustra la perdita uditiva indotta dal rumore.


Trattamento di roncopatie e apnee ostruttive del sonno

CHE COS'E' IL RUSSAMENTO?

Un problema che disturba la serenità di chi ne soffre e di chi gli sta accanto.


Il 30% di tutti gli adulti e il 60% degli uomini di età superiore a 60 anni tendono a russare (Maurer 1998, Peterson 1997).

Il russamento innocuo si manifesta solo occasionalmente, per esempio dopo l’assunzione di alcol, e ha un andamento regolare, una frequenza bassa ed è armonico. Esiste invece una indicazione di patologia quando il russamento si verifica tutte le notti, è molto intenso e talvolta è “esplosivo”.

Quando ci si addormenta, e si scivola pian piano nel sonno profondo, i muscoli del palato, della lingua e della gola si rilassano. In certe condizioni, quando si è raggiunto un rilasciamento totale e ci si è addormentati ben bene, queste strutture possono ostruire parzialmente il passaggio dell’aria mettendosi a vibrare sonoramente. La lingua e l’ugola, ad esempio, possono cadere verso l’indietro ed ostruire le vie aeree, specialmente se si è in posizione supina.

Questo fenomeno è favorito da uno spazio per il passaggio dell’aria già ristretto per sua condizione anatomica o per altri fattori.

Quanto maggiore è infatti la pressione negativa necessaria per immettere l’aria nei polmoni, tanto più i tessuti molli della gola (la lingua, il palato molle, l’ugola…) vengono risucchiati in basso vibrando sonoramente e riducendo ulteriormente lo spazio.

Anche il naso chiuso, richiedendo uno sforzo maggiore per aspirare l’aria, può far sì che i tessuti molli della gola vengano “risucchiati” verso il basso iniziando a vibrare.

Le conseguenze del russamento



In linea generale il sonno del russatore è meno riposante del normale. Quando il russare è costante e forte può provocare, a lungo termine, seri problemi di salute, per lo più correlati alla sindrome delle apnee ostruttive del sonno che avvengono nel 20 – 40 % dei russatori e dipendendo fondamentalmente dall’età, dal peso e dal sesso.

Cosa sono le apnee ostruttive del sonno (OSAS)

Un disturbo che danneggia la qualità della vita sia di notte che di giorno.


La sindrome delle apnee notturne (OSAS: obstructive sleep apnea syndrome) è un disturbo che colpisce ufficialmente più di due milioni di italiani.

Apnea deriva dal termine greco “apnoia”, che significa “senza respiro“, perché letteralmente nelle persone con apnee la respirazione si arresta ripetutamente durante il sonno, per almeno 10 secondi e spesso più a lungo, anche per più di un centinaio di volte in una singola notte. Per difendersi da questa pericolosa riduzione di apporto di ossigeno a livello cerebrale è necessario che il cervello "si risvegli", anche se per pochissimi secondi, cosa che a volte non viene neanche avvertita coscientemente dal paziente (cosiddetti "arousals"o micro-risvegli inconsapevoli).

Si distinguono tre tipi di apnee durante il sonno: ostruttive, centrali e miste.


L'apnea ostruttiva è caratterizzata dall’ostruzione delle vie aeree superiori in presenza di continuo sforzo respiratorio.


L'apnea centrale è la cessazione del flusso aereo accompagnata da assenza di sforzo respiratorio per momentanea mancanza dell’impulso ne ronale a tutti i muscoli respiratori.


L'apnea mista è la cessazione del flusso aereo che tipicamente inizia senza sforzo respiratorio, ma si conclude con un progressivo sforzo respiratorio.

Chi soffre di apnea notturna può andare incontro a:



• SONNOLENZA DIURNA

• STANCHEZZA CRONIC

• IMPOTENZA SESSUALE

• INCIDENTI STRADALI

• INCIDENTI SUL LAVORO

• DIABETE MELLITO

• CEFALEE IMPORTANTI

• IPERTENSIONE ARTERIOSA

• INFARTO

• ICTUS

Diagnosi dell'apnea


Un'indagine che si effettua con il polisonnigrafo che consente di: rilevare le apnee e le ipopnee, permetterne la classificazione in centrali, ostruttive e miste, mostrare le desaturazioni e la loro entità e le alterazioni del ritmo cardiaco, riconoscere la fase del sonno in cui gli eventi si verificano. Questa indagine consente di fare diagnosi di apnea notturna e di studiarne la gravità.

Le soluzioni per smettere di russare

Protrusori mandibolari, Intervento chirurgico o CPAP (erogatore a pressione positiva)

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